PIERLUIGI SLIS

ITALIA

BIOGRAFIA
ARTIST STATEMENT

Pierluigi Slis guarda l’arte contemporanea dalla giusta distanza. Dimentica nomi e correnti ma trattiene l’immagine delle opere che incontra.
Pur vivendo in equilibrio tra due sistemi sa bene qual’è il suo posto nel mondo:
ai piedi di una montagna verde scuro, in un laboratorio con il soffitto
alto, accanto a chi lo conosce.
Lì, coltiva pensieri e sviluppa installazioni misteriose, che ristabiliscono, all’interno della sua ricerca, un ordine ideale.

Property and Courtesy: Pierluigi Slis

Testo critico:

In queste tele l’azione di Slis è addirittura violenta e autodistruttiva: pur appartenendo a tre diverse serie, i Kisses, le Armature e le Terre fragili, queste opere sono tutte basate sull’utilizzo di tele precedenti, che l’artista ha tagliato e ricomposto. Decine e decine di quadri fatti, letteralmente, a pezzi e riassemblati, ora a formare un patchwork geometrico, come nei Kisses e nelle Armature, ora a plasmare il profilo di una montagna – i profili aspri delle prealpi venete tra cui Slis vive – che precipitano nel vuoto assoluto, disorientante, della tela lasciata al grezzo. Come a dire che anche la pietra si sgretola e si trasforma, che anche l’edificio, che vorremmo solido e stabile, di ciò che siamo e che abbiamo realizzato – le “montagne e montagne di colore”, sono parole dell’artista, utilizzate nei lavori precedenti – viene continuamente distrutto e ricostruito

Estratto dal testo di Chiara Tavella

OPERE